Perchè ogni Stato ha leggi diverse

Sappiamo benissimo che le leggi degli Stati Uniti d’America sono diverse da quelle italiane, così come quelle italiane sono diverse da quelle cinesi.

Lo sappiamo, ci adattiamo, e senza molti dubbi lo rispettiamo, ma la domanda che voglio porti ora è: perchè ogni Stato ha leggi diverse?

È vero, lo ammetto, la risposta a questa domanda difficilmente potrà aiutarti a far colpo su l’amore della tua vita, ma potrebbe ugualmente risultare interessante riflettere in merito alla questione.

Ora, affronteremo l’argomento con la massima leggerezza ed il massimo dell’intuitività, perciò ti risparmierò il linguaggio socio-filosofico e daremo spazio all’informalità.

Perciò non mi abbandonare proprio adesso che il gioco si fa più entusiasmante. 


Paese che vai, legge che trovi

Rispettare la legge del luogo dove di si mette piede è un principio abbastanza semplice e universale. Che si legga un libro di storia o si viva la vita quotidiana, la realtà è sempre questa: paese che vai, legge che trovi!

Niente di nuovo in sostanza, ma tutto questo perchè?

Perchè, per quanto vogliamo fasciarci la testa, ogni realtà sociale è diversa e nella sua diversità esprime valori differenti.

Noi tutti, lettori di queste parole, nasciamo come esseri umani, uguali nella nostra dimensione genetica e di specie, ma diversi sul piano delle nostre esperienze culturali.

Sappiamo benissimo che fare due passi a Pechino non è come passeggiare ai Fori Imperiali di Roma e, tolto il fatto che andiamo entrambi pazzi per gli spaghetti, rispettivamente chi di soia e chi di grano duro, non siamo autorizzati a svolgere la nostra vita nelle stesse modalità italiche.

Abbiamo leggi, usanze e valori diversi e come tali devono essere rispettati. Non ne esiste uno giusto e uno sbagliato, ma esiste un diverso modo di articolare la vita nella nostra dimensione umana.

Il motivo logico è che abbiamo avuto storie e rapporti sociali distinti, i quali hanno condizionato la creazione degli Stati che conosciamo oggi e per cui abbiamo dovuto armonizzare un sistema di leggi idoneo al rispettivo contesto sociale.

La società e le sue diverse leggi

Come fatto cenno in “Che cosa è il DIRITTO”, ciò che disegna l’ordinamento giuridico di uno Stato è la sua società.

Infatti poco servirebbe creare leggi se non avessimo una società a cui riferirci, ragione essenziale ed imprescindibile dell’utilità del diritto: il diritto ci serve, perchè siamo e viviamo in una società.

Infatti “società”, nel suo aspetto sociologico, la definiamo come: un insieme organizzato di individui legati da infinite relazioni umane.

Senza una società con cui condividere un qualcosa potremmo dirci liberi di amministrare il nostro spazio come meglio crediamo, ma nella società viviamo e di regole ci amministriamo per “gestirci nei nostri limiti”.

Ed è esattamente “la gestione di determinati limiti sociali” che determina la differenza nelle leggi che distinguono i tanti Stati.

Questi “limiti” sono generati dalla diversa storia che abbiamo vissuto, dai legami culturali, dai differenti costumi e valori umani e da tutte le differenze che, all’interno di una società, possono farci sentire diversi da una qualche altra realtà.

Troviamo “limiti sociali diversi” in Brasile, in India, in Giappone, in Congo, in Russia e lascio a te la fantasia di spaziare dove meglio credi; e questa è la ragione del perchè tante leggi sono così diverse le une dalle altre.

Stato e società: facciate della stessa medaglia?

La società e i suoi limiti, ecco qual è il principio madre che regola le diverse leggi tra più Stati.

Ma non ti voglio lasciare senza un’ultimissima precisazione.

Noi viviamo in tante scatole ottocentesche sociali che da lungo tempo chiamiamo “Stati”, i quali, per tante ragioni di carattere storico, sono stati delimitati geograficamente in ciò che noi distinguiamo con diverse bandierine alle partite ai campionati di calcio.

Tante volte i ragionamenti fatti in precedenza non sono riconosciuti pienamente dentro gli Stati, infatti è molto più frequente che uno Stato si faccia portavoce di antichi valori sociali, superati dal continuo progresso della società, più che una società si riconosca liberamente e ciecamente dentro uno Stato.

Lasciando ad altri articoli questi concetti, voglio con una domanda portarti al mondo in cui oggi viviamo e chiederti: 

credi ancora in una società costruita in una scatola ottocentesca, o vedi una società più ampia di questa scatola chiusa anticamente chiamata “Stato”?